Agopuntura e Moxibustione

L’agopuntura è il metodo di trattamento più utilizzato della medicina tradizionale cinese, in quanto fonda la sua efficacia sulla reazione neurovegetativa indotta dalla stimolazione cutanea di aghi sterili monouso privi di sostanze farmacologiche. Questo giustifica l’assenza pressoché totale di effetti collaterali e il vantaggio di non creare interazioni con altri farmaci assunti dal paziente. Numerosi sono gli studi scientifici pubblicati sull’agopuntura riguardo i meccanismi d’azione e l’efficacia clinica comparata a farmaci convenzionali, a volte con risultati sorprendenti. L’uso degli aghi filiformi di acciaio è solo uno degli strumenti di stimolazione dei punti di agopuntura, si utilizzano anche: la moxibustione, cioè l’applicazione di calore attraverso la combustione di una pianta essiccata; la coppettazione, cioè l’uso di coppette di vetro, bambù e plastica che effettuano una suzione sulla cute; il guasha, cioè la stimolazione cutanea effettuata con il grattamento della cute con uno strumento di giada; l’elettrostimolazione, cioè la stimolazione degli aghi infissi con l’uso di impulsi di corrente elettrica a bassa tensione; e la chimiopuntura, cioè l’iniezione di sostanze farmacologiche nei punti di agopuntura.

I principali campi di applicazione dell’agopuntura vanno dall’oncologia, per trattare gli effetti collaterali di chemioterapia e radioterapia, al dolore muscoloscheletrico, a disturbi della gravidanza, del ciclo mestruale, della menopausa, della fertilità, disturbi endocrini e dermatologici, disturbi del sonno e dell’umore, dipendenza da sostanze d’abuso.

Grazie all’agopuntura è possibile ridurre i farmaci al bisogno, il paziente ne sente meno necessità migliorando la sua qualità di vita.

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